Psicoterapia familiare e sostegno alla genitorialità
Non solo le caratteristiche del genitore, infatti, ma anche quelle del figlio contribuiscono a generare possibili quadri patologici, così come differenti profili di sviluppo si generano da un medesimo punto di partenza e dipendono dall’interazione tra le caratteristiche individuali del bambino e il suo contesto familiare e ambientale.
Dopo un ampio e accurato assessment, la terapeuta provvederà a pianificare l’intervento sulla coppia genitoriale che più si adatta alle loro necessità.
Le situazioni che si possono presentare all’attenzione del clinico sono diverse, ne seguono degli esempi:
- genitori che hanno bisogno solo di informazioni o sostegnoper fronteggiare un loro momento di impasse nei confronti del bambino che pone nuove richieste;
- genitori che si accorgono che il figlio è in difficoltà, ma non sanno come aiutarlo;
- situazioni in cui il figlio ha già sviluppato un disturbo vero e proprio.
Il percorso terapeutico tiene conto di principi base come:
- promuovere un miglioramento dello stile di parentingper far sì che il bambino (o l’adolescente) ne tragga vantaggio per affrontare la sua sofferenza;
- aiutare i genitori a riconoscere i propri schemi di funzionamentomediante lo sviluppo delle capacità di autoriflessività e di decentramento e, laddove sia necessario, a modificarli attraverso un’abilità di mastery accresciuta, per renderli più responsivi nella cura;
- facilitare la messa in atto di soluzioni più flessibilie dunque modificare le modalità disfunzionali che tendono a perpetuare ed esacerbare le condotte problematiche del figlio ed interrompendo i circoli viziosi di mantenimento della psicopatologia.
In funzione dei problemi emersi, potranno prospettarsi diverse modalità di azione: dalla realizzazione di incontri effettuati con lo scopo di guidare e supportare i genitori nell’adempimento della loro funzione, all’organizzazione di un percorso di intervento strutturato in diverse fasi, all’attuazione di un percorso di parent training.